Climatizzazione e design: come integrare gli split in architettura?

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Le unità di condizionamento a espansione diretta risultano essere al giorno d’oggi un elemento impiantisco pressochè fondamentale e ampiamente diffuso in tutti gli ambiti costruttivi, dagli edifici residenziali, al settore terziario, in settori nei quali il controllo della temperatura interna è fondamentale per un corretto funzionamento della apparecchiature interne.

In definitiva l’applicabilità dei condizionatori, o meglio dei sistemi di climatizzazione estiva e invernale ad espansione diretta, non hanno limitazioni e permettono a progettisti, impiantisti ed utenti finali di estenderne l’utilizzo in modo pressochè illimitato, soprattutto in ambienti particolarmente complicati e soprattutto per quanto riguarda la loro integrazione architettonica.

L’integrazione architettonica, infatti, consiste nel garantire le prestazioni richieste dagli split pur mantenendo la pulizia e linearità degli ambienti che li ospitano, occultandone la loro visione agli utenti. Il mercato del condizionamento a espansione diretta offre una vasta gamma di unità per il condizionamento ambientale interno, che permette la massima integrazione loro e delle unità esterne, consentendo il mantenimento della massima pulizia prospettica dell’immobile.

Le unità di condizionamento interne

La selezione delle unità interne per il condizionamento è particolarmente importante perché deve tenere conto sia dell’ambiente ospitante, che della loro facilità di manutenzione, soprattutto per quanto riguarda la manutenzione ordinaria (Pulizia filtri e sanificazione delle batterie). Non va ad ogni modo trascurata l’eventuale manutenzione straordinaria che dovesse rendersi necessaria (Verifica dei motori elettrici, dei sistemi di controllo e regolazione).

Di seguito si riporta una carrellata delle unità di condizionamento presenti sul mercato.

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I condensatori: climatizzatori senza unità esterna

Se l’integrazione delle unità di condizionamento interno risulta essere pressochè facile se si considerano le esigenze finali dell’utente e si analizza in modo preliminare quali siano le soluzioni che garantiscono la massima integrabilità architettonica, più difficile risulta l’integrazione dei condensatori esterni. I fattori che ne rendono difficoltosa la collocazione e la massima integrazione ambientale sono:

  • Gli ingombri non sempre ridotti;
  • La rumorosità delle stesse unità;
  • La garanzia di un corretto funzionamento in base alle condizioni esterne per le quali è consigliabile verificare che possano rimanere quanto più costanti;
  • Le distanze massime dalle unità interne;
  • La collocazione dell’immobile nel contesto urbano e l’eventuale necessità di preservare il prospetto dell’edificio soprattutto se collocato in contesti storici.

Esistono ad oggi soluzioni tecniche molto interessanti che permettono la massima integrabilità dei condensatori, ovvero il totale occultamento degli stessi. È il caso delle unità a scomparsa, ossia condensatori caratterizzati da ventilatori centrifughi a controllo elettronico che permettono l’installazione delle macchine all’interno dell’edificio in un vano di servizio (cantina, bagno, ripostiglio, lavanderia, disimpegno ecc.).

I vantaggi ottenibili da tale soluzioni sono le seguenti:

  • Rispetto del decoro architettonico;
  • Scomparsa totale delle unità condensanti a vista;
  • Soluzione ottimale per i centri storici;
  • Accresce il valore architettonico;
  • Facilità di installazione;
  • Risparmio energetico.

È sufficiente predisporre dei condotti che garantiscano l’aspirazione e l’espulsione dell’aria all’esterno. A livello prospettico saranno visibili solo due griglie, garantendo il mantenimento della massima pulizia prospettica.

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Un’altra soluzione che permette di occultare completamente le unità condensate prevede l’utilizzo di macchine condensate ad acqua. Il vantaggio di queste unità non riguarda solo la massimizzazione dell’efficienza globale delle unità di condizionamento durante tutto l’anno, in quanto non suscettibile delle variazioni di temperature esterne.

Ulteriore vantaggio nell’utilizzo di tali sistemi è che risultano essere invisibili, sono silenziosi e compatti e possono essere installati facilmente dentro un mobile sotto il lavello, in bagno o in ogni piccolo spazio.

Esistono infine unità di condizionamento monoblocco senza unità esterna, in quanto le componenti presenti nei normali condensatori sono contenute all’interno dell’unità di climatizzazione ambientale. In modo analogo ai condensatori a scomparsa, gli split monoblocco necessitano di soli due condotti da attestare all’esterno per l’aspirazione e l’espulsione dell’aria di condensazione.

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