Realizzare edifici efficienti con l’obiettivo di arrivare nei prossimi anni a costruire edifici a energia quasi zero (NZEB), è un percorso che è stato intrapreso da progettisti e imprese già da tempo, non solo perchè è divenuta una richiesta di mercato imprescindibile. I nuovi acquirenti, infatti, sono molto più attenti e informati sulle nuove tecnologie che devono portare ad avere un edificio dai consumi contenuti, non solo per poter risparmiare denaro nell’utilizzo giornaliero, ma anche per poter inquinare meno.
Non va comunque dimenticato che tecnologie costruttive e soluzioni impiantistiche innovative hanno fatto passi da gigante nell’ultimo periodo, ma va considerato anche che le abitudini delle persone sono nettamente cambiate rispetto a un tempo. Basti pensare a quanto meno tempo si trascorre nella propria abitazione e quanto più tempo si passi all’interno di ambienti lavorativi, commerciali o ricreativi; a quanto è aumentato il rumore esterno, l’inquinamento e molto altro ancora. Chi ha il compito di realizzare un nuovo edificio o riqualificarne uno esistente, deve considerare tutte queste condizioni.
In ambito energetico e abitativo si stanno realizzando edifici con involucri edilizi sempre più performanti e nel bilanciamento dell’energia richiesta per il mantenimento delle condizioni di comfort si sta riducendo nettamente l’energia legata proprio all’involucro edilizio. Rimane fissa, invece, la quota di energia legata al rinnovo dell’aria.
Per poter assolvere a quanto precisato in precedenza in termini di efficienza energetica, ma soprattutto in termini di migliore qualità dell’aria all’interno dei nostri fabbricati, la migliore soluzione consiste nell’utilizzo degli impianti di Ventilazione Meccanica Controllata, conosciuti con l’acronimo VMC.
Perché utilizzare sistemi di ventilazione meccanica controllata? I vantaggi
Sono innumerevoli i vantaggi derivanti dagli impianti di Ventilazione Meccanica Controllata – VMC in qualsiasi contesto essi vengano utilizzati. Vediamoli di seguito:
- Benessere interno:
- Assenza di correnti d’aria;
- Assenza di salti termici in ambiente;
- Controllo dell’umidità interna;
- Aumento delle concentrazione delle persone;
- Nessun ingresso di insetti;
- Riduzione VOC – Volatile Organic Compounds, sostanze nocive contenute in arredi e vernici.
- Igiene e salute:
- Ricambio continuo di aria;
- Controllo degli inquinanti interni;
- Abbattimento degli agenti inquinanti derivati dall’esterno;
- Assenza di proliferazione di funghi e muschi con conseguente eliminazione del rischio di formazione di muffe sulle strutture edilizie.
- Risparmio energetico:
- Abbattimento dei consumi energetici;
- Riduzione degli inquinanti immessi in atmosfera;
- Velocizzazione dell’asciugatura delle strutture edilizie al termine dei lavori.
- Comfort interno:
- Assenza di rumori;
- Libertà nella distribuzione dei terminali;
- Eliminazione degli odori interni.
- Sicurezza:
- Nessun rischio di intrusione dovuto a finestre aperte.
- Certificazione energetica:
- Migliore prestazione energetica dell’immobile e maggiore valore alla costruzione.
Gli impianti VMC si suddividono di fatto in due macro categorie:
- Impianti a singolo flusso;
- Impianti a doppio flusso.
Gli impianti a singolo flusso sono caratterizzati da un’unità ventilante che provvede a immettere o estrarre aria, anche se tra le due soluzioni sarebbe più conveniente utilizzare la soluzione con immissione dell’aria in modo da poter filtrare l’aria aspirata ma soprattutto garantire il mantenimento dell’immobile in sovrappressione rispetto all’ambiente esterno.
Solitamente per poter garantire la fuoriuscita ovvero l’ingresso dell’aria a seconda della tipologia impiantistica adottata, vengono collocate speciali bocchette per esempio sui telai dei serramenti o sui cassonetti degli avvolgibili. Gli impianti VMC a singolo flusso sono soluzioni poco costose ma che trovano applicazione soprattutto nelle ristrutturazioni, ma purtroppo poco diffusi a causa della scarsa efficienza energetica, in quanto non vi è alcun recupero di calore sull’aria.
Molto più efficienti sono i sistemi VMC a doppio flusso, che rispondono appieno a tutte le caratteristiche sopra specificate. Sono impianti caratterizzati da unità ventilanti dotate di recuperatore di calore in grado di provvedere all’immissione e all’estrazione dell’aria. Esistono varie tipologie di sistemi di ventilazione meccanica a doppio flusso:
- Unità di recupero decentralizzata monostanza: sono sistemi semplici ma al contempo molto efficaci e permettono di ricambiare l’aria da un locale senza gradi opere impiantistiche o edili. Sono utilizzati non solo negli edifici di nuova costruzione, ma soprattutto negli interventi di riqualificazione energetica. Sono caratterizzati da un sistema di filtrazione, un ventilatore reversibile a bassissimo consumo energetico e uno scambiatore di calore statico rigenerativo. L’unità esegue dei cicli di estrazione dell’aria dall’ambiente e dei cicli di immissione dell’aria. Durante i due cicli, lo scambiatore interno accumula calore per poi rilasciarlo nel ciclo successivo, abbattendo in modo evidente i consumi di energia legati al rinnovo dell’aria ambiente.
- Unità di recupero di calore con doppio ventilatore: sono sistemi efficaci e flessibili proprio per il fatto che al loro interno si trova uno scambiatore di calore ad alta efficienza, il sistema di filtrazione dell’aria, due gruppi di ventilazione (un ventilatore di immissione e un ventilatore per l’estrazione dell’aria entrambi in funzionamento contemporaneo) ed una serie di serrande che permette di sfruttare l’aria esterna per riscaldare o raffrescare direttamente nelle mezza stagione (Free-Cooling o Free-Heating). Dai recuperatori di calore con doppio ventilatore si dirama una rete di condotti d’aria che permette di immettere ed estrarre aria dagli ambienti, potendo gestire in modo efficace le sovrapressioni o le depressioni nei diversi locali. Per esempio i locali tipo i bagni, gli sgabuzzini, le cucine, le lavanderie o locali accessori, in linea generale sono ambienti che vengono tenuti a pressione negativa rispetto agli altri, al fine di evitare la diffusione di cattivi odori. Esistono infine vari accessori che possono essere installati sulle reti distributive, tra cui moduli di filtrazione remotati che permettono una maggiore filtrazione in quegli ambienti dove l’utente richiede una maggiore purezza dell’aria, come ad esempio le camere da letto.
I sistemi di ventilazione meccanica controllata: consigli utili
Ogni impianto VMC va progettato con cura, dalla scelta dell’unità di ventilazione, alla rete distributiva fino alla collocazione dei punti di immissione ed estrazione dell’aria. Esistono però alcuni semplici consigli da tenere in considerazione quando si intende realizzare un impianto VMC:
- Dimensionamento: un numero di ricambi ora di aria pari a 0,50 Vol/h è di norma sufficiente ad eliminare gli inquinanti prodotti normalmente in un ambiente domestico (CO2, umidità generata dalle piante o altro). Per ambienti diversi esistono normative nazionali o sanitarie specifiche a cui attenersi;
- Portata d’aria: al fine di ridurre la rumorosità dell’impianto è consigliabile dimensionare le bocchette con portata massima di 50 m³/h. In questo modo, oltre a ridurre la rumorosità complessiva dell’impianto, si ridurranno le perdite di carico dell’intera rete distributiva, si aumenteranno i punti di diffusione dell’aria e aumenterà di conseguenza il comfort. Ridurre le perdite di carico dà inoltre la possibilità di installare macchine con ventilatori più piccoli, riducendo i consumi elettrici complessivi dell’impianto;
- Diffusione dell’aria: Per garantire una buona diffusione dell’aria, è consigliabile collocare le bocchette di immissione ed estrazione in punti opposti in modo da agevolare un corretto lavaggio degli ambienti. È consigliabile prediligere l’estrazione dell’aria da ambienti dove vi è formazione di odori come per esempio bagni, cucine, ripostigli, lavanderie o locali similari;
- Condotti: È consigliabile utilizzare condotti di diametro adeguato (diametro interno almeno 63 mm) al fine di ridurre le perdite di carico e permettere la futura pulizia interna della rete distributiva in modo semplice ed efficace.