L’acronimo usato per i sistemi VRF Variant Refrigerant Flow è un termine oramai ampiamente diffuso e identifica un sistema di climatizzazione estivo e invernale del tipo a espansione diretta. Volendo semplificare ai minimi termini per permettere anche ai non addetti ai lavori cosa sia un sistema VRF si può associare questo tipo di impianto a impianti “split” di grandi dimensioni idonei per utilizzi con numero elevato di unità interne i quali, oltre a essere classificati e identificati come fonti di energia rinnovabile, sfruttano tecnologie termotecniche e di regolazione elevate che garantiscono una serie di vantaggi tra cui:
- Elevate efficienze;
- Sono sistemi modulari espandibili;
- Sono caratterizzati da sezioni di alimentazione con tubazioni di ridotte sezioni;
- Sono sistemi di veloce installazione;
- Non richiedono Centrali Termiche e di conseguenza le linee di adduzione gas metano non sono necessarie;
- Non necessitano di verifiche o approvazioni da parte dei VVF;
- Non necessitano di canna fumaria;
- Garantiscono facilità di conversione dell’impianto da funzionamento invernale a funzionamento estivo e viceversa;
- Sono impianti che garantiscono l’accesso agli sgravi fiscali nazionali;
- Nessun rischio di perdita di acqua e pertanto nessun rischio di danneggiamento della struttura edilizia ospitante;
- Non c’è rischio di congelamento delle tubazioni anche in caso di inutilizzo prolungato dell’impianto nel periodo estivo.
Nella conformazione più semplice, gli impianti VRF sono impianti frigoriferi a inversione di ciclo nei quali tutte le unità interne lavorano in riscaldamento o in raffreddamento a seconda della stagione, garantendo la possibilità di agire sulla regolazione della temperatura interna per ogni singolo locale e sulla velocità del ventilatore, fino ad arrivare a sistemi molto evoluti che permettono di riscaldare e climatizzare ambienti differenti di uno stesso immobile grazie al principio del recupero di calore nelle fasi di conversione del freon da liquido a gassoso e viceversa.
Non ultimo, nei sistemi VRF, sono disponibili innumerevoli tipologie di unità interne che garantiscono massima flessibilità impiantistica e massima integrazione architettonica dei sistemi, rendendo tali impianti estremamente flessibili e adatti a tutte le tipologie di fabbricati.
Tecnologia e caratteristiche dei sistemi VRF
Gli impianti VRF garantiscono elevati livelli di risparmio energetico grazie all’uso capillare della tecnologia inverter che permette di gestire in modo efficace e soprattutto efficiente l’intero sistema di climatizzazione.
Può capitare che esista la necessità di produrre e gestire anche l’acqua calda sanitaria, senza dover ricorrere a soluzioni puramente elettriche. È proprio da tale esigenza che nasce la possibilità di equipaggiare i più recenti impianti VRV-VRF con speciali sistemi di scambio del calore con i quali, attraverso il freon, è possibile produrre acqua calda da utilizzare nel modo migliore o che più si addice alle esigenze impiantistiche e di utilizzo dell’immobile.
Le unità esterne dei sistemi VRF vengono realizzate in modo tale da poter garantire un corretto funzionamento anche con condizioni climatiche esterne estreme, ovvero sono in grado di funzionare in condizionamento anche con temperatura esterna di 50°C e in riscaldamento con temperature esterne fino a -20°C.
I range di funzionamento sono tali da permettere l’installazione di un sistema VRF su tutto il territorio italiano.
Gli impianti di grandi dimensioni sono caratterizzati da diverse unità esterne collegate in parallelo tra loro. Questo sistema prevede una unità master e diverse unità slave. Questa soluzione, grazie a un sistema di controllo specifico delle macchine, garantisce un funzionamento ottimale che permette la rotazione delle unità master e slave in modo tale da garantire una usura delle macchine uguale tra le unità esterne.
Agevolazioni e detrazioni fiscali
Gli impianti VRF accedono alle agevolazioni fiscali nazionali vigenti in materia di riqualificazione energetica.
Nello specifico, la sostituzione di un impianto di climatizzazione esistente con un nuovo impianto del tipo VRF, permette l’accesso a un’aliquota di detrazione pari al 65%. Tale agevolazione si riferisce sia a persone fisiche che giuridiche e interessa interventi su edifici ad uso residenziale e ad uso strumentale, ossia beni utilizzati dall’impresa per l’esercizio dell’attività imprenditoriale.
Esistono alcune condizioni specifiche per l’accesso, ossia:
- L’intervento deve configurarsi come sostituzione totale o parziale del vecchio generatore termico e non come nuova installazione;
- Le pompe di calore oggetto di installazione devono garantire un coefficiente di prestazione (COP/GUE) e, qualora l’apparecchio fornisca anche il servizio di climatizzazione estiva, un indice di efficienza energetica (EER) almeno pari ai pertinenti valori minimi, fissati nell’allegato I al DM 06.08.09.
Nel caso di accesso alle agevolazioni fiscali del 65% il limite di detraibilità è di 30.000,00 € per i sistemi VRF e l’IVA è pari al 10% per interventi eseguiti da persone fisiche, mentre rimane al 22% nel caso di interventi eseguiti da figure giuridiche, ossia figure con partita IVA. Le spese sono detraibili in 10 anni.
Altra possibilità di incentivi a cui accedono i sistemi VRF riguarda il Conto Termico 2.0, che prevede fondi per 900 milioni di euro annui. Il conto termico è un incentivo erogato dal GSE direttamente sul conto corrente per un massimo del 65% della spesa sostenuta, rateizzato in 2-5 anni o, fino ai 5.000 €, erogato in un’unica soluzione. Tale sistema di incentivazione è accessibile anche dalle Pubbliche Amministrazioni.