Vincoli paesaggisti e condizionatori sono strettamente collegati tra loro. Installare climatizzatori su edifici storici, musei o palazzi d’epoca rappresenta una sfida delicata che richiede un equilibrio tra il comfort moderno e la preservazione dell’aspetto estetico del patrimonio architettonico. È necessario prestare attenzione al “vincolo paesaggistico”: una misura di tutela prevista dalle leggi di molti Paesi, volta a preservare e salvaguardare il valore artistico e monumentale di determinate aree o immobili.
In generale l’installazione dei condizionatori rientra nell’edilizia libera e non richiede perciò particolari permessi o autorizzazioni. Questa libertà, però, non si applica in tutte le situazioni. La normativa precisa che è sottoposta al rispetto delle prescrizioni degli strumenti urbanistici comunali e dei vincoli paesaggisti. Nelle aree di minor pregio architettonico e storico, dove i regolamenti urbanistici consentono una maggiore flessibilità nella realizzazione degli interventi, è possibile montare i condizionatori anche con unità esterna. Prima di procedere con la realizzazione dell’impianto per l’aria condizionata è sempre consigliabile verificare presso l’ufficio tecnico del comune che non ci siano ostacoli burocratici. Nel caso in cui l’installazione riguardi un condominio va consultato anche il regolamento condominiale. Se non ci sono impedimenti è possibile procedere in edilizia libera.
Quando il montaggio avviene in aree di maggior pregio, l’installazione è più complicata. Si applicano i vincoli paesaggistici e architettonici anche ai condizionatori. Le normative limitano o regolamentano le modifiche e le trasformazioni che possono essere apportate agli edifici e al territorio circostante per conservare l’aspetto caratteristico e il patrimonio culturale. In Italia si fa riferimento alla legge contenuta nel “Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio” (D.Lgs. 42/2004) che disciplina il vincolo paesaggistico e i climatizzatori sugli edifici.
Per procedere con l’installazione di un condizionatore nelle zone vincolate è necessario ottenere le autorizzazioni e i permessi richiesti dalle autorità locali. Gli enti competenti possono richiedere che l’unità esterna del condizionatore venga posizionata in modo da minimizzare l’impatto visivo sull’edificio storico. In molti casi vietano espressamente l’installazione del motore a vista perché va ad alterare l’equilibrio architettonico ed estetico. Inoltre disciplinano anche rumori molesti. Il Codice Civile infatti non permette le immissioni acustiche superiori alla normale tollerabilità, elemento che viene valutato sulla base di una perizia fonometrica.
Per evitare il problema del vincolo paesaggistico nei condizionatori è possibile procedere con l’utilizzo di climatizzatori senza unità esterna. Si tratta di dispositivi dove la motocondensante è a scomparsa e viene installata all’interno dell’edificio e risulta invisibile all’esterno. Il raffreddamento può avvenire in due modi: usando un sistema aria-aria o un sistema acqua-aria.
Tekno Point presenta una linea completa di condizionatori senza unità esterna in grado di rispettare il decoro dell’edificio e garantire il massimo comfort.
Il modello ad aria ELFO preleva l’aria dall’esterno attraverso delle piccole aperture che vengono posizionate sulla parete. Il condizionatore senza unità esterna è dotato di tecnologia Full DC Inverter che stabilizza il funzionamento del compressore e del motore, ottimizzando i consumi.
Il modello IDRA invece funziona ad acqua. Viene collegato all’impianto idrico dell’edificio e garantisce ottime prestazioni sia in raffreddamento che in riscaldamento.
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