La presenza del motore del condizionatore sulla facciata è uno dei problemi più comuni che ci si trova ad affrontare durante l’installazione dell’apparecchio. Non sempre è consentito eseguire questo tipo di montaggio per non compromettere il decoro architettonico dell’edificio. Ma quando il danno estetico è già stato fatto, è possibile che il Comune intervenga per richiedere la rimozione del condizionatore sulla facciata?
Sempre più spesso i regolamenti comunali e condominiali vietano l’installazione del condizionatore sulla facciata perché rovina l’aspetto architettonico.
Il montaggio dell’unità esterna a vista crea effettivamente un disagio estetico: altera le linee e l’armonia dell’immobile. Dal punto di vista del decoro, il design originario dell’edificio risulta compromesso quando viene collocato un motore esterno specialmente in un Paese come l’Italia, ricco di splendidi centri storici, dove la tutela del paesaggio e delle bellezze artistiche è un requisito fondamentale. Sottolineiamo che il concetto di decoro non riguarda solo i palazzi di pregio o le zone storicamente più affascinanti ma sono sufficienti anche linee semplici a delineare l’eleganza e lo stile di qualunque edificio.
Tuttavia non sempre le prescrizioni vengono ascoltate e si procede ugualmente con l’installazione di un condizionatore a vista non a norma. In queste situazioni il Comune può intervenire e richiedere la rimozione. La sentenza del TAR della Lombardia ha fatto luce su questo caso. Il titolare di una gelateria aveva montato l’unità esterna del climatizzatore sul muro del cortile interno di un edificio condominiale. Il comune aveva imposto la rimozione perché in contrasto con il regolamento edilizio. Anche la commissione paesaggistica aveva dato un parere negativo, fornendo delle alternative come l’installazione al suolo, in locali interrati o in spazi interni. Il gelataio ha fatto ricorso al TAR spiegando che se avesse spostato a terra l’unità esterna, avrebbe intralciato il passaggio dei pedoni. Inoltre l’installazione era stata fatta in un cortile interno che non era accessibile e visibile al pubblico.
La sentenza del TAR della Lombardia 770/2022 ha confermato il divieto di installare il condizionatore sulla facciata. I giudici hanno ribadito l’obbligo di rispettare il regolamento comunale e le indicazioni fornite dalla commissione del paesaggio. Il titolare della gelateria si basava sul presupposto errato che potesse mantenere l’unità esterna, se le altre soluzioni fossero state più difficoltose da applicare o più costose.
La sentenza del TAR non vieta di montare un impianto di climatizzazione ma la sua realizzazione deve essere eseguita nel rispetto delle norme generali e delle prescrizioni specifiche. In caso contrario il condizionatore sulla facciata non può essere posizionato. Se è già stato installato, va rimosso e sostituito eventualmente con un climatizzatore senza unità esterna.
È possibile evitare fin dall’inizio il problema dell’installazione dei condizionatori non a norma sulla facciata utilizzando i modelli senza unità esterna. Funzionano come un normale climatizzatore e sono appositamente progettati per non creare disturbo al decoro architettonico. Tekno Point ha sviluppato una completa gamma di soluzioni in grado di unire comfort, efficienza ed estetica.
I condizionatori senza unità esterna ELFO aspirano l’aria dall’esterno attraverso dei piccoli fori del diametro di 20 centimetri che vengono praticati sulla parete e nascosti con delle griglie colorate della stessa tinta della facciata. Sono dotati di tecnologia Full DC Inverter e di un sistema di controllo del ventilatore per ottimizzare il rendimento, assicurando una temperatura costante all’interno del range impostato e bassi consumi.
I condizionatori senza unità esterna IDRA invece funzionano ad acqua. Vengono collegati all’impianto idrico presente nell’edificio e impiegano l’acqua per il loro funzionamento. Sono efficienti, compatti e completamente invisibili all’esterno. Possono essere installati anche in bagno sotto al lavello o in una stanza di servizio. Il modello IDRA Eco in particolare è in classe A+++ e ha il più basso consumo di acqua della sua categoria.
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