Il climatizzatore è divenuto un oggetto ormai indispensabile e soprattutto immancabile per poter sopravvivere ad estati sempre più torride e con livelli di umidità elevati. Un corretto utilizzo ed alcuni semplici accorgimenti, permettono di utilizzare i climatizzatori in modo efficace ma soprattutto in modo efficiente, contenendo le bollette elettriche. Le regole per l’utilizzo ottimale del climatizzatore si suddividono in due macro categorie:
- Regole installative;
- Regole comportamentali.
Regole installative del climatizzatore: dalla posizione delle unità esterne alla gestione degli spazi
Le regole installative riguardano sostanzialmente alcune attenzioni da prestare da parte degli installatori e riguardano la scelta della collocazione delle unità esterne.
Le regole fondamentali da seguire sono le seguenti:
- Collocazione unità esterna a nord
È preferibile installare le unità esterne su pareti rivolte verso NORD se possibile, o in posizione protetta dai raggi solari diretti. Questo permetterà di ridurre l’irraggiamento diretto del sole che porterebbe ad un aumento della temperatura dell’aria in aspirazione all’unità esterna (anche già solo per il fatto che i materiali metallici quali involucro dell’unità, alette delle batterie si riscalderebbero e per trasmissione cederebbero calore nocivo all’aria utilizzata dall’unità esterna nella fase di condensazione). Ovviamente tanto maggiore è la temperatura di aspirazione dell’aria al condensatore esterno, tanto minore sarà il rendimento della macchina con conseguente aumento degli assorbimenti elettrici.
- Adozione di unità a scomparsa
L’utilizzo di motocondensanti a scomparsa permette totale libertà di installazione delle stesse. Le unità a scomparsa possono essere posizionate all’interno dell’edificio da servire. Grazie a specifici condotti, inoltre, è possibile prelevare ed espellere l’aria necessaria alla motocondensate, nella posizione migliore per garantire aria fresca ed aumentare l’efficienza della macchina.
- Garantire gli spazi minimi di installazione delle motocondensanti
Sembra una regola elementare e scontata, ma molto spesso non viene rispettata, per motivi estetici o di spazi. Garantire la corretta distanza nella parte posteriore, anteriore e laterale da muri o ostacoli architettonici, permette all’unità esterna di avere l’aria sufficiente per la corretta fase di condensazione, riducendo gli assorbimenti elettrici, e soprattutto per garantire gli spezi minimi manutentivi. Non ultimo non va dimenticato che collocare una motocondensante in ambienti angusti può portare problemi di rumorosità a causa dell’effetto risonante, oltre che un invecchiamento precoce della stessa. È quindi da evitare la collocazione dell’unità di condensazione in armadi, anche se dotati di griglie, su terrazzini dove parapetti o muri non garantiscano un corretto flusso dell’aria.
- Collocare le motocondensanti in posizione che permetta la manutenzione
Le unità motocondensanti hanno necessità di manutenzione ordinaria periodica per poter garantire la massima efficienza e ridurre gli assorbimenti elettrici. È pertanto fondamentale non dimenticare di valutare la collocazione delle motocondensanti compatibilmente con un facile accesso, già solo per poter procedere alla pulizia della batteria alettata al fine di eliminare eventuali ostruzioni dovute a deposito di materiale che ne ridurrebbe l’area netta per il passaggio dell’aria per il corretto scambio termico. Sulle batterie esterne, infatti, capita speso che si depositino i piumini dei pioppi, o già solo la polvere presente nell’aria che, depositandosi tra le alette della batteria, non permettono il corretto flusso di aria necessario alla fase di condensazione.
- Adozione di impianto fotovoltaico
Anche in questo caso sembra una scelta evidente, in quanto l’impianto fotovoltaico permette di utilizzare l’energia elettrica prodotta dal sole per il climatizzatore, annullando i costi di energia elettrica prelevata dalla rete. Va evidenziato che adottare un impianto fotovoltaico a servizio dell’impianto di climatizzazione comporta anche un diverso utilizzo dell’impianto. È infatti economicamente più vantaggioso in questo periodo utilizzare l’energia elettrica in autoconsumo, piuttosto che cederla alla rete. È pertanto preferibile mantenere l’impianto di climatizzazione accesso durante le ore diurne, anche se all’interno dell’immobile non vi è presenza di persone, al fine di mantenere fresche le strutture edilizie e garantire un basso livello di umidità interna agli ambienti, in modo tale che sarà possibile spegnere l’impianto nelle ore notturne, massimizzando l’efficienza globale dell’impianto.
- Corretta collocazione delle unità interneLa posizione delle unità interne va selezionata con estrema cura, perchè devono garantire il raffrescamento degli ambienti in modo omogeneo, al fine di evitare che possano esserci ambienti caldi, che porterebbero l’utente ad abbassare la temperatura con conseguente aumento dei consumi elettrici.
Regole comportamentali: la pulizia, prima di tutto!
Le regole comportamentali riguardano fondamentalmente l’adozione di alcuni accorgimenti che garantiscono una vita prolungata dell’impianto e la garanzia di avere ambienti sani, salubri e confortevoli.
Le regole fondamentali da seguire sono le seguenti:
- Pulizia periodica delle unità esterne
È fondamentale procedere ad una periodica pulizia delle unità motocondensanti esterne al fine di garantire che le batterie alettate siano sempre pulite e sia pertanto garantito un corretto flusso dell’aria attraverso le stesse. La pulizia è preferibile farla utilizzando un getto di aria ad alta pressione anziché l’acqua, in quanto l’acqua dell’acquedotto, se non trattata, contiene calcare che potrebbe depositarsi sulle alette o tubazioni una volta che evaporata. In modo analogo, è opportuno soffiare con aria anche il ventilatore nella zona dell’albero, al fine di rimuovere polvere che dovesse depositarsi e che potrebbe, a lungo andare, danneggiare i cuscinetti.
- Pulizia periodica delle unità interne
Le unità interne sono dotate di filtri a maglia facilmente smontabili. I filtri vanno periodicamente puliti al fine di ridurre l’assorbimento elettrico dei ventilatori nel caso in cui fossero ostruiti da polvere o altri depositi. Va controllato il corretto deflusso della condensa, al fine di evitare depositi di acqua, e va eseguita una sanificazione con specifici prodotti su batteria e baccinella di raccolta condensa al fine di evitare proliferazioni di batteri o altri egenti allergeni.
- Utilizzo del climatizzatore in orario notturno
È evidente che è preferibile privilegiare l’uso del condizionatore nelle ore notturne in quanto la temperatura esterna è più bassa rispetto al giorno, pertanto la motocondensante si trova a lavorare in condizioni favorevoli, riducendo gli assorbimenti elettrici. Se presente un impianto fotovoltaico, le modalità di utilizzo cambiano: è preferibile fare funzionare il condizionatore nelle ore diurne sfruttando l’autoconsumo di energia prodotta in modo gratuito con il sole.
- Temperatura di set point
La temperatura interna di set point va selezionata in modo corretto, considerando soprattutto la percentuale di umidità relativa interna, in quanto la temperatura percepita dalle persone è caratterizzata da un valore di temperatura diverso da quello che segnano i termometri, ma in qualche modo dovrebbe essere più aderente alla realtà, per via di altre grandezze, come l’umidità o il vento.